mercoledì 14 novembre 2012

Errori di calcolo

Muove il Bianco
Nella quarta lezione del corso sul mediogioco, dopo aver risolto alcuni esercizi tattici di "riscaldamento", abbiamo analizzato la seguente posizione, tratta da una partita del 1939 tra Euwe e Keres.
Il Bianco ha il Cavallo attaccato, ed è facile rendersi conto che non ci sono alternative a quella di spostare il Cavallo stesso.
Le mosse candidate quindi, in questo caso si conoscono in maniera precisa, sono le 5 vie di fuga del pezzo attaccato (h4, e5, d2, e1,g1).
La posizione è tale che il Bianco non può scegliere la propria mossa in base a principi generali, in quanto il Nero dispone di una minaccia abbastanza concreta (vedete quale ?).
Cercate di trovare la mossa giusta, tenendo presente che Euwe non giocò la mossa giusta !
Trovate la soluzione alla fine dell'articolo.


Dopo siamo passati al vero argomento della lezione, cioè un esame di alcune delle possibili tipologie di errore che si possono fare durante il calcolo delle varianti.
E non parliamo di errori di metodo (tipo il saltare sconclusionatamente da una mossa candidata all'altra oppure effettuare una mossa senza averla calcolata minimamente), ma a veri e propri errori psicologici.
Il tipo di errore più caratteristico di questa tipologia, quello che probabilmente è alla base di tutti questi tipi di errore, è l'errata assunzione.
Quando dobbiamo calcolare una variante, in maniera più o meno inconscia scartiamo subito alcune mosse. E' necessario fare così, altrimenti l'albero delle varianti esploderebbe in breve.
Ad esempio, se ho subito uno scacco ed il mio re si trova in g2, automaticamente escluderò dall'analisi mosse del mio pedone in a2.
L'esclusione delle mosse avviene in base alle nostre esperienze ed alle nostre conoscenze, e man mano diventa un automatismo, della cui potenza a volte non ci rendiamo conto.
A questo proposito vi racconto un aneddoto.
A scacchi cinesi (Xiangqi) il Cavallo muove come il suo omologo europeo, con la differenza che NON SALTA (va di una casa in orizzontale/verticale e poi di una in diagonale).
Io conosco perfettamente questa regola, ma una vita passata a giocare a scacchi occidentali ha fatto si che io interiorizzassi la nozione che se dò scacco al Re con il Cavallo, l'altro DEVE muovere il Re.
Come conseguenza di ciò,  giocando a scacchi cinesi, non di rado mi capita di sbagliare i calcoli perchè non vedo che il mio avversario può parare lo scacco bloccando la via al mio Cavallo.
Ma vediamo qualche esempio di errata assunzione preso da partite reali.





Ecco un altro esempio dello stesso concetto:





Un meccanismo mentale simile è quello che può far mancare di vedere durante le analisi la cosiddetta MOSSA INTERMEDIA (zwischenzug), che in effetti può essere considerata un caso particolare di errata assunzione.
Se stiamo creando una minaccia, siamo portati a pensare che l'avversario debba difendersi da tale minaccia.
La mossa intermedia invece rompe questo flusso logico, in quanto il nostro avversario invece di parare la nostra minaccia, ne crea una più forzante, cambiando il corso degli eventi.
Di seguito un esempio in cui il grande Kasparov ne rimane vittima (anche se poi inopinatamente vince comunque la partita):




Come abbiamo detto, nel mancare una mossa intermedia si fa l'errata assunzione che ad una minaccia debbo corrispondere una difesa.
Errori di pensiero simili, si hanno quando assumiamo che durante una serie di mosse forzanti, TUTTE LE MOSSE DEBBANO ESSERE FORZANTI.
Invece a volte, la mossa che decide e' una mossa apparentemente tranquilla, e pero' al tempo stesso letale.
Vediamo un esempio:





Un altro tipo di mossa che tende a sfuggire nell'analisi, è quella in cui stiamo analizzando una serie di mosse in cui noi attacchiamo ed il nostro avversario si difende, ed una delle risposte dell'avversario OLTRE A PARARE LA NOSTRA MINACCIA, NE CREA A SUA VOLTA.
(Notare come il concetto sia differente da quello della mossa intermedia).
Il rischio è di ignorare nella analisi queste minacce.
Ecco un esempio, che può forse sembrare banale, ma visto che i giocatori coinvolti non sono propriamente dei fessi, probabilmente dovrebbe metterci in guardia.






Ovviamente esistono altre categorie di mosse che tendono a sfuggire all'analisi, magari le analizzeremo in un altro articolo.
Altrettanto ovviamente, il fatto di aver visto questi esempi non significa che nel futuro non vi capiterà comunque di fare errori di calcolo simili, ma la speranza è che qualche punticino in più magari lo farete.


Ed ora, come promesso, la soluzione dell'esercizio proposto all'inizio.


3 commenti:

  1. Ciao Francesco, ciao a tutti!

    Mi e' sorto un dubbio e una domanda che volevo fare a Francesco già qualche settimana fa e che la partita Kruppa- Bareev mi da fortunatamente lo spunto per farla! forse può interessare tutti, e se non fosse così mi scuso e spero che sia accettata in questo blog come semplice discussione di scacchi. Arrivo al dunque...
    ma nella partita Kruppa yuri- Bareev l' apertura e' una variante della francese? A vederla sembrerebbe che sia andata così:
    1e4 e6 2 d4 d5 3 Cc3 Cf6 4 e5 Cfd7 5 f4 c5 6 Cf3 Db6 7 Ae3 cxd4 8 Cxd4 ? se c' ho indovinato allora chiedo:

    ma non era meglio prima di prendere in d4 magari aver minacciato una forte pressione con c5, Cc6 e Db6 su d4(che so il bianco deve superproteggere per dirla alla ninzowitsch con Cf3,Ae3 e Dd1 come effettivamente qui il bianco ha fatto) e concentrarsi su d4? per capirsi ti dico una eventuale variante:
    e4 e6 2 d4 d5 3 Cc3 Cf6 4 e5 Cfd7 5 f4 c5 6 Cf3 Cc6 7 Ae3( superprotezione di d4) Db6 e ora si minaccia ( ma ripeto si minaccia solo) la presa in b2.... te lo chiedo anche perchè questa e' una variante tipica della francese con 3... Cf6 invece che 3 ...Ab4 e ci ho ragionato e penso che il bianco debba rispondere con 8 a3 ( e non 8dxc5 che servirebbe solo a portare in gioco anche l' alfiere camposcuro del nero)preoccupandosi di B2 realmente e difendendolo cosi' ma perdendo un po' di forza su d4 (e ora prendere in B2 per il nero non conviene proprio vero? faccio un piccolo quiz)infatti ora il nero può prendere con 8.. cxd4 e poi svilupparsi con Ac5. Questa e' una posizione e un' idea chiave di questa apertura, vero?
    Per questo secondo me (modesto parere) l' errore di Bareev e' stato pensare a b2 perdendo già prima il controllo su d4 (infatti nella variante di Barrev il cavallo bianco in d4 mi sembra decisivo e proprio perchè il nero ha concesso il controllo della casa d4 ai pezzi bianchi!)Non e' quindi uno sbaglio di valutazione dell' apertura giocata e della sua finalità (pressione su d4)? e che quindi Bareev abbia toppato di brutto a concedere d4 tranquillamente al bianco trascurando le minacce che da questa casa il bianco ha a disposizione soprattutto con il cavallo? Insomma un errore di apertura...
    Te lo chiedo perchè (ahime') ci ho passato del tempo a vedere la variante 3...Cf6 del nero della francese guardando sul libro di Nunn " gli scacchi mossa dopo mossa" una partita meravigliosa di Kasparov contro Short del 1994 ( riportata come esempio delle linee di attacco principali del mediogioco) in cui però il nero giocò 7... cxd4 invece che 7... Db6.
    Nunn non dice giustamente nel suo libro a proposito di 7.. Db6 nient' altro che questa sarebbe una mossa di pressione su d4 senza parlare di b2 e senza riportare un possibile seguito(secondo me e' forse migliore per il nero di 7... cxd4 proprio perchè forza il bianco a pensare a difendere B2( infatti se non si prendono provvedimenti tipo 8a3 ora prendere in b2 e' possibile per il nero, che può comunque forzare cambi in d4 che distruggono il vantaggio di spazio del bianco e la base della importante catena d4-e5 e poi pensare ad e5 con f6 (prima arrocando corto magari)giusto?Scusate di nuovo il divagare sulla francese che oltretutto non mi piace (e le eventuali s... mentali).Ciao a tutti Paolo

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  2. Caspita Paolo, hai scritto un romanzo. Ora non ho tempo di leggere tutto, ma ti prometto che lo faro :)

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